LETTERA ALL’EUROPA DI LUCA DE MEO ( CEO DI RENAULT GROUPE)

Il CEO  di Renault Groupe  Luca De Meo  ha presentato una lettera aperta  di 19 pagine indirizzata all’ Europa in cui fa un’analisi attenta a 360° dell’industria automobilistica europea, descrivendo prima di tutto l’impatto che il settore automotive ha nell’economia mondiale ed europea,  facendo  poi una diagnosi  dello  stato in cui si trova il mercato automotive e delle sfide che dovrà affrontare il prima possibile e al contempo facendosi promotore di 10 progetti per consentire all’Europa di colmare il ritardo con le altre due super potenze: l’America e la Cina.

 

Ci tengo a chiarire che sono un europeista convinto e ho ricoperto ruoli di responsabilità in diversi paesi europei, in Germania, Belgio, Spagna e Italia. Credo fermamente nel futuro dell’industria automobilistica europea, impegnata a fondo nella transizione energetica. – ha affermato De Meo- Un impegno imponente con investimenti di 250 miliardi di euro, che richiede , la creazione di un quadro di riferimento chiaro e stabile”.

 

Secondo De Meo, infatti la creazione di una strategia europea industriale univoca con una base regolatoria stabile è fondamentale per affrontate le sfide che il mondo ci sta ponendo, e per tenere testa al colosso cinese, ma per fare questo devono sedersi intorno al tavolo tutte le parti interessate, scienziati, industrie, associazioni, sindacati e ong, ponendo fine all’introduzione di norme continue che penalizzano la velocità di omologazione delle imprese. Inoltre per accelerare la diffusione dei veicoli elettrici, secondo De Meo, bisogna garantire che l’energia utilizzata sia a emissioni zero e sia disponibile in grande quantità, bisogna inoltre ricreare la capacità di approvvigionamento delle materie prime e componenti elettronici, sviluppando le nostre competenze nel software e dar vita concretamente ad un’industria circolare.

“La nostra proposta è quella di misurare l’impatto di un’auto lungo l’intero ciclo di vita, dall’assemblaggio al fine vita e al riciclo e non solo il consumo energetico durante l’uso. Questa sarebbe una sfida per i nostri ingegneri e aumenterebbe le nostre possibilità di successo di fronte alla Cina e agli Stati Unito. Inventeremo una strategia europea”. 

 

Postato il 27 marzo

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